Articolo - Il medico del diavolo - Felix Kersten - Domenico Vecchioni
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Nella notte del 19 Aprile 1945 si svolge in gran segreto a Berlino, in una villetta di periferia, il più stupefacente e improbabile incontro della seconda guerra mondiale. Heinrich Himmler, il burocrate dello sterminio, l’onnipotente Capo delle SS naziste, ha di fronte a sé il rappresentante del Congresso Ebraico Mondiale, Norbert Masur. Assiste alla riunione, da lui patrocinata e organizzata, un misterioso personaggio, il finlandese Felix Kersten, medico-fisioterapista.
          E’ la prima volta che Himmler discute, anzi “negozia” con un ebreo!E, cosa ancora più straordinaria, Mazur e Himmler, alla fine della discussione, sottoscrivono una sorta di accordo, denominato Contratto in nome dell’umanità. Le clausole indicate sono davvero sorprendenti: i campi di concentramento non saranno fatti saltare con la dinamite (come avevano in animo di fare i nazisti più estremisti), non verrà più giustiziato alcun ebreo, la Svezia potrà inviare pacchi individuali ai prigionieri, potranno essere liberati migliaia di ebrei purché  ne venga assicurato il trasporto e l’accoglienza in un altro paese. Ciò che puntualmente avverrà qualche giorno dopo a cura della Croce Rossa Svedese che, utilizzando decine di camion militari forniti dal governo neutrale di Stoccolma, salverà la vita a circa seimila ebrei. 
       Il dottor Felix Kersten è particolarmente soddisfatto. E’ riuscito nel suo nobile intento di strappare alla morte quante più persone possibile, sfruttando la propensione di Himmler ad acquisire qualche credito nei confronti degli alleati, nel momento in cui la guerra per i tedeschi si può considerare oramai perduta. Non è stato il suo primo intervento di salvataggio. Ne ha patrocinati altri in precedenza, sia per ebrei sia per altri prigionieri dei campi nazisti (comunisti, omosessuali, gitani, antinazisti stranieri ecc..), sempre contando sul forte ascendente che esercita nei confronti di Himmler.
     Ma come ci è riuscito, chi è Felix Kersten?
       Nato in Estonia nel 1898, Kersten dopo la prima guerra mondiale si trasferisce in Finlandia per seguire corsi universitari in fisioterapia. Viene presto notato dal Prof. Kollander, che lo appoggia e lo incoraggia a proseguire negli studi che finalmente culminano nel 1921 nell’agognato diploma universitario. Nel frattempo Felix è diventato cittadino finlandese. Tuttavia, per perfezionare i suoi studi, decide di recarsi a Berlino dove opera  il più famoso fisioterapista del momento,  un medico tibetano, il dr. Kô.  Felix indubbiamente ha un dono innato, una propensione naturale per il massaggio terapeutico e scientifico, ha delle “mani magiche”, come diranno spesso i suoi pazienti. Anche il dr Kô quindi lo prende presto sotto la sua protezione e gli svela tutti segreti del massaggio tibetano, particolare ed estremamente potente. Dopo due anni di intensi studi e di frequente pratica, Felix è pronto ad avviare un’attività professionale destinata a sicuro successo. Tanto più che eredita la numerosa clientela del dr Ko, deciso a tornarsene in patria, non avendo più nulla da insegnare al suo allievo preferito.
        Dopo pochi anni di pratica, il nome di Kersten valica le frontiere tedesche e arriva in diversi paesi europei. Tra i suoi pazienti figureranno personaggi conosciuti e potenti: uomini politici, industriali,  aristocratici ecc.... Suo paziente sarà anche Galeazzo Ciano, che lo farà spesso venire a Roma, traendo indubbio giovamento dalle sue manipolazioni. Persino la famiglia reale olandese farà ricorso a Kersten. Il rapporto con il principe Enrico, in particolare, sarà così fruttuoso che Felix deciderà di trasferirsi con tutta la sua famiglia all’Aja, dove fisserà stabilmente la sede del suo oramai notissimo gabinetto medico. 
        La sua fama non tarda ad arrivare fino alle orecchie di Heinrich Himmler,  il quale soffre di atroci dolori di pancia e di disturbi articolari che nessuna medicina riesce ad alleviare, nemmeno la morfina! La sua qualità di vita è terribilmente condizionata da tali dolori, così intensi che a volte gli impediscono di tenersi in piedi e di camminare. E’ di conseguenza  alla ricerca disperata di qualsiasi rimedio o di qualunque persona che possa liberarlo da quella dolorosa dipendenza.
      Alla richiesta di Himmler, nel marzo del 1939, di recarsi a Berlino per curarlo, Kersten risponde negativamente. Non ha molta voglia di curare un nazista! Successivamente, tuttavia, accetta anche a seguito delle insistenze di un suo amico tedesco, l’industriale August Diehn che gli chiede di intervenire a titolo di “ favore personale”… In fondo deve solo di fare solo il suo mestiere di medico! Felix Kertsen così si troverà nella condizione di manipolare il corpo sofferente di uno degli uomini più potenti della Germania nazista! Una grande responsabilità, che l’abile massaggiatore saprà trasformare in una irripetibile occasione per salvare vite umane. 
      Già nel corso della prima seduta, le mani di Kersten sembrano compiere il miracolo atteso. Himmler, i cui dolori sono probabilmente di origine nervosa se non nevrotica, sente un immediato ed evidente giovamento! Per la prima volta da anni Himmler si sente leggero, disteso e libero dai crampi. E’ rinato insomma! Come non essere riconoscente all’efficacissimo fisioterapista, l’unica persona al mondo che è stato  capace di farlo stare bene? 
    Da quel momento si stabilisce uno straordinario rapporto psicologico tra l’onnipotente Capo delle SS e l’impareggiabile massaggiatore:  Himmler sembra dipendere sempre più da Kersten e non viceversa. 
   Felix si renderà conto dello stupefacente potenziale psicologico di cui dispone e che potrà usare a fin di bene quasi per caso. Nel agosto del 1940, in effetti, un suo amico industriale viene arrestato in quanto membro del partito socialdemocratico. I familiari dell’amico implorano Felix di fare qualcosa, lui che è tanto vicino a uno dei massimi gerarchi del regime. Così, dopo aver fatto superare con successo a Himmler un’ennesima crisi, nel momento distensivo del “dopo-massaggio”, Kersten si fa coraggio e osa chiedergli se può intervenire per far liberare l’amico detenuto. Non sa proprio quale potrà essere la reazione dell’inflessibile e crudele Capo delle SS. Ma ha voluto provare! Con sua immensa sorpresa, sente Himmler rispondergli che non c’è alcun problema: per lui avrebbe fatto questo ed altro!
     In quel preciso istante Felix Kersten ha un’intuizione geniale. Farà in seguito intendere a Himmler, con un fine lavorio psicologico,  che i suoi dolori derivano verosimilmente dalle contraddizioni che si agitano nel profondo della sua personalità, alle prese con gli ordini inumani che deve impartire e le situazioni drammatiche che ne scaturiscono. Insomma ogni volta che potrà alleggerire il suo animo di decisioni dalle tragiche conseguenze, ne beneficerà sul piano psichico e di fisico e potrà anche mostrare di prendere qualche distanza dallo stesso Hitler nella prospettiva di una possibile (anche se improbabile) pace separata…
  Insomma crea le condizioni psicologiche perché Himmler si convinca che salvare qualche migliaio di vite umane (all’inizio esclusivamente “non ebrei”, successivamente anche ebrei…) non solo aiuta la sua strategia politica, ma  fa anche bene alla sua salute!
   Numerosi quindi saranno gli interventi di Kersten che sfrutta al meglio i momenti di buona disposizione del paziente, ormai dipendente dal suo fisioterapista. Himmler se lo porta dietro persino sul suo treno speciale, attrezzato per essere la sede mobile del suo quartiere generale. Verranno salvate singole persone e consistenti gruppi di prigionieri da morte sicura. Quasi un intero popolo eviterà una deportazione dalle dimensioni bibliche e dalle conseguenze imprevedibili, grazie alle pressioni psicologiche di Kersten. Nel marzo del 1941 Hitler sta, in effetti, lavorando alla folle idea di deportare tre milioni di olandesi di lontane origini tedesche, colpevoli di tradimento per essere contrari al nazismo e al suo Fuhrer. Tutti, compresi vecchi, donne e bambini, sarebbero trasportati su vagoni-bestiame verso Lublino in Polonia.  Possiamo già immaginare in quali condizioni sarebbe avvenuto il “trasferimento”. Un progetto demenziale che, se portato a  compimento, avrebbe comportato un lavoro sovrumano, altamente stressante per Himmler che avrebbe dovuto moltiplicare per dieci gli effettivi delle SS, riorganizzare tutti i relativi servizi, coordinare in definitiva una migrazione colossale. Un impegno – gli suggerisce intelligentemente Kersten durante le sedute – che lo avrebbe del tutto esaurito, con conseguenze nefaste sulla sua salute e sul suo insopportabile dolore. La freddezza con cui Himmler accoglie l’idea di Hitler, la sua ferma resistenza alla realizzazione del progetto, faranno cadere la terribile minaccia del Fuhrer al popolo olandese.  
      Kersten dunque trionfa. Ma non tutti nell’entourage di Himmler vedono di buon occhio l’emprise  psicologica del fisioterapista finlandese  sul Capo delle SS. Il vice di Himmler in particolare, Reinhard Heydrich, capo dei servizi di sicurezza (SD), non sopporta proprio Kersten. Lo considera una spia, anche se non ne ha le prove E’ in ogni caso convinto che ci si sia qualcosa di sospetto e di pregiudizievole per la causa nazional-socialista nella continua presenza del fisioterapista finlandese nel quartiere generale delle SS…Tenta quindi in un primo momento di aizzare Felix contro lo stesso Himmler. Fallito il tentativo, decide di eliminare quello strano massaggiatore,  che fa liberare prigionieri mentre con le sue mani massaggia il corpo del grande Capo. La vita di Kersten è in grave pericolo. Si salva solo perché ha dalla sua parte alcuni dei più immediati collaboratori di Himmler, che lo tengono al corrente in anticipo delle mosse di Heydrich!
   Dopo la guerra, l’operato di Felix tuttavia non solo non verrà riconosciuto e esaltato, ma verrà anzi per un certo tempo contestato. Gli verrà rimproverata la sua troppa vicinanza a Himmler e ad altri gerarchi nazisti. Insomma un’aureola di “collaborazionista” lo accompagnerà per diversi anni. La Svezia, dove Kersten vorrebbe stabilirsi definitivamente, gli nega persino il permesso di soggiorno! Sarà solo dopo una decisa presa di posizione della famiglia reale dei Paesi Bassi e a seguito di attente verifiche di documentazione e testimonianze effettuate da storici del calibro di H.R Trevor-Roper che verrà finalmente accertata la verità. Verrà stabilito senza ombra di dubbio che il massaggiatore finlandese utilizzava il suo forte ascendente su Himmler per salvare vite umane, il suo “collaborazionismo”, insomma, era finalizzato a scopi umanitari. E’ stato calcolato come il “medico del diavolo” abbia evitato la deportazione a circa 60.000 persone, tra le quali migliaia di ebrei! 
  Kersten riceverà così riconoscimenti di ogni tipo da diversi paesi. La Svezia finirà per accoglierlo con tutti gli onori e verrà proposto più volte per il premio Nobel per la pace.  Sarà solennemente decorato dalla Regina dei Paesi Bassi, il Presidente francese gli accorderà la Légion d’honneur. Insomma sarà colmato di numerosi, sia pur tardivi, riconoscimenti e segnali di gratitudine. Gli mancherà tuttavia il riconoscimento al quale forse teneva di più. Non sarà mai dichiarato da Israele Giusto tra le Nazioni! Eppure i suoi interventi, come abbiamo visto, non si erano affatto limitati ai non ebrei. Probabilmente agli occhi degli israeliani Felix Kersten non era riuscito a togliersi di dosso un certo alone di collaborazionismo, inevitabile del resto proprio per ottenere maggiori risultati ed era stato giudicato, quindi, più sulla forma che sulla sostanza. Insomma “l’ultimo dei Giusti”, non verrà riconosciuto come tale.
            Ma Israele si sbagliava. Alle più di 23.000 persone dichiarate Giuste tra le Nazioni, avrebbe dovuto aggiungere senza esitazioni anche il medico del diavolo, il fisioterapista salvatore di vite umane, un vero benefattore dell’umanità!
 
 
BOX 1
 
Reinhard Heydrich, Capo dei Servizi di Sicurezza (SD)
Nemico giurato di Kersten, Heydrich è stato un entusiasta nazista fin dalla nascita del movimento. Ufficiale di marina, entra presto nelle SS animato da fortissima motivazione ideologica. Notato per il suo zelo politico da Himmler, questi gli affida il compito di concepire un nuovo sistema di spionaggio e di sicurezza, lo Sicherheitsdienst (SD). Heydrich farà del nuovo organismo uno spietato strumento di repressione politica dalla terrificante efficacia, operando in parallelo alla Gestapo, creata da Göring  nel 1933 e passata sotto gli ordini di Himmler nel 1934. E’ Heydrich l’animatore della “notte dei lunghi coltelli” del 30 giungo 1934, nel corso della quale vengono arrestate 2500 persone  e un centinaio assassinate sul posto. Le vittime sono le camice brune di Ernst Röhm (le SA), di cui Hilter ha voluto sbarazzarsi temendone la crescente influenza politica.
Heydrich, nella sua ascesa folgorante, finisce per urtarsi presto con l’ammiraglio Canaris, Capo dell’Abwehr, il servizio segreto militare. Hanno caratteri e modalità operative diverse. Heydrich è senza scrupoli e pronto a ricorrere a qualunque mezzo pur di raggiungere lo scopo. Canaris invece tende a utilizzare strumenti più tradizionali dello spionaggio, restio ad operazioni spericolate e altamente rischiose.
Heydrich giocherà un ruolo maggiore negli affari di spionaggio più offensivi portati avanti dalle gerarchie naziste. Come quelli per destabilizzare Stalin (l’affare Tukhachevski) o per provocare i polacchi. E’ Heydrich, in effetti, che concepisce l’Operazione Himmler tendente far credere che i polacchi avevano attaccato i tedeschi, alla fine di agosto del 1939,  nella città di Gleiwitz, in Slesia, alla frontiera con la Polonia. “L’incidente di Gleiwitz” sarà la causa immediata (studiata a tavolino da Heydrich!)  dell’apertura delle ostilità da parte dei tedeschi nella seconda guerra mondiale. Il 20 gennaio 1942 preside a Wannsee la conferenza che approva  il principio della “soluzione finale del problema del problema ebraico”. Nominato  Protettore della Boemia e della Slovacchia, muore il 4 giugno del 1942 per le ferite riportate dopo una attentato organizzato da partigiani cecoslovacchi. Ha appena 38 anni, ma già una lunga carriera di sterminatore alle spalle!  
 
 
Box 2
Heinrich Himmler, il burocrate dello sterminio
Il “paziente tedesco” di Felix Kersten è uno dei più alti dignitari del regime nazista. Capo assoluto delle SS (Squadre di Protezione, Schutz-Staffel) e della Gestapo (Polizia segreta di Stato), Himmler è senza dubbio il maggiore responsabile della eliminazione dell’opposizione nella Germania nazista e nei paesi occupati durante la guerra. E’ lui inoltre che mette in esecuzione, con burocratica pignoleria,  il principio della Soluzione Finale del problema ebraico. Dalla sua autorità dipendono direttamente i campi di concentramento e di sterminio, che ispezionerà spesso, assistendo impassibile alla messa a morte di migliaia di ebrei nelle camere a gas.  Per questo motivo potrà accontentare spesso Kersten, non dovendo rendere conto a nessuno più in alto di lui, a parte Hitler, delle sue decisioni concernenti la liberazione di prigionieri.  Ingegnere agronomo di formazione, Himmler non eserciterà altro mestiere che la politica. Membro fin dall’inizio, della SA di Röhm, partecipa al mancato putsch di Hitler nell’agosto del 1923. Due anni dopo, su specifica richiesta dello stesso Fuhrer,  fonda una sub-sezione in seno alle SA, le tristemente famose SS, una sorta di guardia pretoriana del grande Capo, i cui effettivi e finalità non cesseranno di aumentare con gli anni.  Le SS cominciano presto a distinguersi  dalle SA, sia per i criteri di selezione (per le SS fondamentale è l’elemento razziale), sia per la fedeltà al Fuhrer ( per le SS deve essere assoluta), sia infine per gli stessi segni esteriori  (Himmler affida a Hugo Boss la concezione di una nuova uniforme nera per le SS). Differenziazione che andrà progressivamente aumentando in una macabra competizione, trasformatasi presto in contrasto insanabile, fino al bagno di sangue nella citata notte dei lunghi coltelli, quando le SS distruggeranno le SA. Himmler è sempre più potente e spietato. Nel 1933 crea a Dachau il primo campo di concentramento per gli oppositori politici ai nazisti che hanno appena preso il potere. Sul finale della guerra (febbraio-aprile 1945), dietro consiglio di Schellenberg (il capo del contro-spionaggio) e, come abbiamo visto, di Felix Kersten, tenta di contattare gli anglo-americani, tramite lo svedese Folke Bernadotte, in vista di una eventuale pace separata per continuare insieme la lotta contro i bolscevichi. La risposta alleata però è senza equivoci: i nazisti devono arrendersi senza condizioni. Il 28 aprile Hitler, avendo avuto conoscenza degli equivoci passi di Himmler, lo destituisce da tutte le sue funzioni. Respinto dalla nuova ed effimera dirigenza nazista, ricercato dagli alleati che lo vogliono processare, a Himmler  non rimane altra alternativa che il suicidio. Il 23 maggio del 1945 di dà la morte, come altri gerarchi nazisti, schiacciando una fiala di cianuro di potassio che nasconde trai denti.

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Il medico del diavolo

Felix Kersten


Giornale/Rivista: BBC History Italia
Uscita: 01/01/2013

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Mercenari

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11/04/2024Mostra tutto